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LinkedIn Stories in arrivo: come cambierà il social dei professionisti?

Sulla scia di Snapchat, Instagram, Facebook e WhatsApp anche LinkedIn lancerà le Stories nei prossimi mesi, tale funzione adesso è in fase beta test in USA. Lo annuncia tramite post sulla Pete Davies, Consumer Product di LinkedIn.
I formati video sono i contenuti più fruiti all’interno del web e all’interno di social media. Basti pensare a YouTube è la quinta tv in Italia (solo dopo RaiDue al terzo posto e RaiTre al quarto) per copertura giornaliera (Auditel, 2017).

L’obiettivo delle Stories su LinkedIn

Il social professionale per eccellenza punta così ad aumentare il tempo medio di permanenza degli utenti sulla piattaforma. Il formato Stories è stato testato per soli studenti universitari nel 2018 da LinkedIn, il format era “Student Voices”, uno spazio riservato agli studenti condividere pillole video nella “campus playlist”, che rimaneva nella parte alta del feed dei contenuti per una settimana.


Secondo Davies, i test sulle Stories sarebbero stati avviati in risposta all’impennata del tasso di engagement registrato nell’ultimo anno (+25%)  Secondo quanto affermato da Pete Davies

Abbiamo imparato molto sulle incredibili possibilità offerte delle Stories in un contesto professionale. Per esempio, la sequenza del formato Stories è straordinariamente efficace nell’ottica di condividere momenti chiave degli eventi di lavoro, lo stile narrativo full-screen rende facile condividere consigli e trucchi per lavorare in maniera più proficua.

Il cuore di LinkedIn come leggiamo nel post originale sono le conversazioni, e da anni LinkedIn si impegna nell’offrire conversazioni il più produttive possibili mostrandole nel feed dei suoi utenti.
Come? Ha aggiunto features come nuove reaction, oltre al semplice “mi piace”, newsletter, video live e notizie di tendenza. Forse anche LinkedIn si è accorto che le generazioni del futuro hanno un linguaggio differente da quello che è stato fino ad ora il suo?
Ho l’impressione che LinkedIn stia cercando di rendere l’app più user-friendly, attraente, ingaggiante soprattutto agli utenti giovani.
Le stories sono un formato ingaggiante per aggiornare, informare ma anche per far sorridere e scherzare. D’altra parte come evidenziato da Davies c’è un’intera generazione (la Z) che cresce con Stories che sono diventate un’estensione del proprio linguaggio naturale.

Al momento, tale funzione sembra sarà resa possibile solo per i profili e non per le company pages.

Per concludere, viene naturale chiedersi se l’introduzione delle stories stravolgerà la serietà e l’abito professional di cui gode il social. 

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