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Le intenzioni dell’utente e le query di ricerca sul web

Ventuno anni fa nasceva Google grazie a Larry Page e Sergey Brin. Google, il primo dei motori di ricerca in grado di organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente fruibili e utilizzabili a chiunque. 

Le intenzioni di ricerca dell’utente

Attraverso le query su Google l’utente cerca le risposte della vita! 

Vuoi una risposta, non miliardi di pagine web. Gli algoritmi sono programmi informatici che cercano indizi per restituirti esattamente ciò che desideri. Fonte Google Dentro la ricerca: http://bit.ly/2pOsaA4

Oggi più che mai l’utente medio è pigro, non ha tempo, effettua le ricerche per strada, in tram, sul bus mentre si accinge ad andare a lavoro, a fare cose su cose. Si parla non a caso di snack culture, in altre parole la dieta mediale ad alta appetibilità e digeribilità istantanea.

Per questo bisogna essere presenti con la risposta nei momenti che contano.

Google parla e utilizza l’intelligenza artificiale – o meglio – machine learning è un algoritmo attraverso cui il motore di ricerca attua una pratica di ‘apprendimento automatico’ dei dati. Tale funzione nasce dalla teoria teoria secondo cui i computer possono apprendere compiti specifici senza essere programmati per farlo, grazie al riconoscimento di schemi tra i dati

Per questo, ogni volta che navighiamo, visualizziamo pagine, effettuiamo ricerche inerenti a determinate cose piuttosto che ad altre,  facciamo esperienza e Google immagazzinando i dati e gli esempi dell’esperienza cercherà di restituire all’utente i risultati più in linea con i desideri e le risposte attese.

Qui un’interessante articolo sul Machine Learning.

Cosa sono le query attraverso cui un utente cerca sul web informazioni?

Le query sono le “domande / ricerche” che un’utente digita su un motore di ricerca (Google, Bing, Yahoo). Attraverso le query immesse nel motore di ricerca si possono avere diverse risposte sull’intento di ricerca dell’utente.

 

 Tipologie di query

1.   Navigazionali. Utilizzando questa tipologia di query l‘utente formula la domanda su una specifica informazione con l’intenzione di trovare la risposta. Ad esempio quando l’utente cerca un determinato sito o sotto-sito, ad es. “Zalando scarpe”. 
Questa è la modalità di ricerca più veloce e diretta. I risultati estratti e mostrati all’utente saranno concisi, limitati e attinenti alla domanda (se ovviamente ci sono dei contenuti a riguardo!)
Ad esempio, se ho bisogno di cercare un’informazione su un argomento che voglio studiare e cerco questa su una determinata pagina web che ho già in mente, sto utilizzando una query navigazionale.

 

2.   Informazionali. Utilizzando questa tipologia di query l’utente formula la domanda/richiesta per avere risposta a una ricerca specifica su un argomento. In questi casi Google privilegia e restituisce tra i primi risultati siti informativi che che rispondono alla “necessità di informazione” dell’utente. Sono le query più semplici e maggiormente utilizzate.
Ricercare un dato informazionale equivale a voler scoprire qualcosa di nuovo, su qualsiasi tema. 
Ad esempio “come fare per”, “dove trovare”, “come ottimizzare un sito web”.  

Abbiamo due tipologie di query informazionali:
– Informazionali (know): conoscenza e approfondimento di un argomento. 
– Informazionali (Know simple) o semplici: quando l’utente chiede una determinata informazione: “quanto costa il biglietto del bus a Roma?”, “Quali sono i sette re di Roma?”.

 

3.   Transazionali. Utilizzando questa tipologia di query l’utente formula una ricerca specifica – o quasi – con un’intenzione specifica di azione.
Definite anche query Transazionali (do) o query d’azione. 
Ad esempio, quando un utente effettua una ricerca finalizzata a una determinata azione (acquisto, iscrizione, abbonamento). 
Si parla di query device action quando si fanno ricerche direttamente con lo smartphone, ad es. query “digitate” attraverso Alexa o Siri. 

 

4.   Visit-in-person. Query che rispondono con una mappa in base alla ricerca effettuata dall’utente. Ad esempio, “pizzeria napoletana nelle vicinanze”, “cinema in centro a Bologna” e ciò che viene restituito all’utente sono indicazioni e mappe per raggiungere il luogo fisicamente, solitamente sono effettuate da mobile nel 90% dei casi secondo Google.

 

L’importanza dell’analisi delle query

 

Le query di ricerca servono agli esperti di digital marketing per scoprire esattamente il modo in cui gli utenti cercano il tipo di prodotto o servizio offerto dalla propria azienda/società.
Con le query di ricerca si ha la possibilità di perfezionare l’elenco di parole chiave di Google Ads (annunci a pagamento) attraverso cui è possibile raggiungere un pubblico più vasto e pubblicare gli annunci in modo efficace.

 

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